25.10.2017
Durante il Liver Meeting 2017 che si è concluso ieri a Washington DC, Gringeri et al. hanno presentato uno studio su SCCA e SCCA-IgM come biomarcatori di colangiocarcinoma perilare (pCCA).
I ricercatori hanno analizzato i livelli dei marcatori in campioni di siero e bile di 32 pazienti: 19 con pCCA e 13 senza. La concentrazione sia di SCCA sia di SCCA-IgM è risultata più elevata nei pazienti con pCCA rispetto ai controlli. Usando un valore di cut-off rispettivamente di 3.1 ng/mL e 160 AU/mL, tra i pazienti con pCCA il 57.1% è risultato positivo per SCCA e il 21.4% per SCCA-IgM. Inoltre, i soggetti positivi per i biomarcatori hanno mostrato una minor sopravvivenza (144 vs. 614 giorni).
Sulla base di questi risultati, SCCA e il suo immuno-complesso SCCA-IgM rappresentano biomarcatori promettenti per la diagnosi di pCCA.
Lo studio è stato guidato dal Prof. Cillo del Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche dellUnità di Trapianto Epatico dellospedale di Padova.
L'abstract dello studio è disponibile QUI.