01.06.2014
La Regione Veneto ha concesso risorse finanziarie per sostenere l'estensione delle applicazioni cliniche di Hepa-IC nella steatoepatite non-alcolica (NASH) validando un modello matematico basato sulla combinazione di biomarcatori immunocomplessati quali SCCA-IgM e parametri clinici che permetta di determinare il decorso clinico di pazienti con steatosi epatica nello sviluppo progressivo a NASH e Cirrosi. La steatosi epatica, o fegato grasso è, nella maggioranza dei casi, una patologia benigna lieve e reversibile in percentuale variabile a seconda delletnia, del sesso e delletà. La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) può evolvere verso una steatoepatite cronica non-alcolica (NASH) e poi verso cirrosi e tutte le complicanze relative, tra cui lepatocarcinoma (HCC). È stato dimostrato che NAFLD e NASH sono in stretta correlazione con il sovrappeso, lobesità e con quella che viene definita come sindrome metabolica come ad esempio il diabete. Nei paesi industrializzati la prevalenza di NASH si attesta tra il 2 e il 12%. Non esistono nella pratica clinica diagnostici in vitro (IVD) utilizzabili per il monitoraggio di evoluzione di NAFLD in NASH, che sarebbero molto importanti per intervenire tempestivamente nella gestione del paziente.