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Comunicati Stampa

27.01.2015

Il biomarcatore SCCA-IgM nella steato-epatite non-alcolica (NASH)

Uno studio collaborativo pubblicato nel Journal of Viral Hepatitis (doi: 10.1111/jvh.12394) ha analizzato i livelli di SCCA-IgM (Hepa-IC™ XEPTAGEN) nel siero di pazienti con epatite C cronica (HCV) e la loro possibile relazione con caratteristiche istologiche di progressione di malattia, in particolare con la presenza di NASH in biopsia epatica. Svolto dai Dipartimenti di Medicina dell'Università di Padova, Verona e Torino, Xeptagen e l'Ospedale Universitario di Ginevra (CH), lo studio ha mostrato che in pazienti con steatosi più severa i valori di SCCA-IgM sono significativamente più alti. Un'analisi multivariata ha dimostrato che SCCA-IgM è una variabile indipendente di NASH, perciò questo biomarcatore potrebbe essere utile nell'identificare pazienti infetti da HCV con caratteristiche istologiche di progressione di malattia e potenziale sviluppo di epatocarcinoma.