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Comunicati Stampa

15.10.2008

L'Università degli Studi di Brescia valida il biomarcatore PSA-IgM, che produce un risultato 3 volte superiore al PSA nella diagnosi del carcinoma prostatico

Uno studio clinico coordinato dal Dr. Zani della Clinica di Urologia di Brescia ha completato la validazione del biomarcatore PSA-IgM (Xeptagen) per la diagnosi del carcinoma prostatico. Il lavoro è stato presentato al Congresso del Centenario della Società Italiana di Urologia tenutosi a Roma dal 22 al 28 settembre 2008. Dallo studio è possibile osservare il valore diagnostico degli immunocomplessi PSA-IgM, valutato nei campioni di siero di 28 pazienti con carcinoma della prostata e 30 pazienti con ipertrofia prostatica benigna. I livelli sierici di PSA-IgM sono stati confrontati con il PSA totale utilizzando una specificità predeterminata dell'80% per discriminare i pazienti affetti da iperplasia prostatica benigna. La valutazione dei livelli sierici di PSA-IgM ha prodotto un miglioramento di 3 volte, rispetto al PSA, nella diagnosi del tumore della prostata organo-confinato. Inoltre, la combinazione di PSA-IgM e PSA totale ha prodotto il miglior tasso di individuazione del tumore. I risultati dello studio hanno confermato l'importanza del test PSA-IgM per la diagnosi del cancro alla prostata organo-confinato.